Bruno Munari (1907 − 1998), grafico e designer italiano.
È stato "uno dei massimi protagonisti dell'arte, del design e della grafica del XX secolo".
C'e poco da dire su Bruno Munari, se volete un quadro complessivo vi rimando a wikipedia, ma ci ha spalancato un mondo all'epoca visionario e le sue opere (specie lettering) mi hanno spesso ispirato.
Complicare è facile, semplificare è difficile.
Per complicare basta aggiungere, tutto quello che si vuole: colori,
forme, azioni, decorazioni, personaggi, ambienti pieni di cose.
Tutti sono capaci di complicare.
Pochi sono capaci di semplificare.
Piero Angela ha detto un giorno: ‟È difficile essere facili„.
Per semplificare bisogna togliere, e per togliere bisogna sapere cosa
togliere, come fa lo scultore quando a colpi di scalpello toglie dal
masso di pietra tutto quel materiale che c’è in più della scultura che
vuole fare.
Teoricamente ogni masso di pietra può avere al suo interno una scultura
bellissima, come si fa a sapere dove ci si deve fermare per togliere,
senza rovinare la scultura?
Togliere invece che aggiungere potrebbe essere la regola anche per la
comunicazione visiva a due dimensioni come il disegno e la pittura, a
tre come la scultura o l’architettura, a quattro dimensioni come il
cinema.
Togliere invece che aggiungere vuol dire riconoscere l’essenza delle cose e comunicarle nella loro essenzialità. […]
Eppure la gente quando si trova di fronte a certe espressioni di
semplicità o di essenzialità dice inevitabilmente: ‟Questo lo so fare
anch’io„, intendo di non dare valore alle cose semplici perché a quel
punto diventano ovvie.
In realtà quando la gente dice quella frase intende dire che lo può rifare, altrimenti lo avrebbe già fatto prima.
La semplificazione è il segno dell’intelligenza, un antico detto cinese dice:
‟Quello che non si può dire in poche parole non si può dirlo neanche in molte.
Bruno Munari
Verbale scritto
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